Con la nostra Chiara Tallone, grande esperta della Seconda Guerra Mondiale, oggi andiamo in ricerca sull’Appennino Bolognese, in un’area boschiva che, ormai 80 anni fa, è stata lo scenario di sanguinosi conflitti tra americani e tedeschi.
Chiara è membro dell'associazione Terra Nostra e del direttivo dell'associazione Linea Gotica Officina della Memoria e la sua passione ci ricorda che, al di là dell’aspetto ludico, il metal detecting può diventare anche un prezioso strumento per scoprire e preservare le piccole grandi pagine della nostra storia.
Tra i ruderi di vecchie postazioni e le vestigia di antiche trincee, Chiara sceglie come terreno di ricerca le falde della montagna. Una scelta non casuale perché la legge di gravità, nel tempo, fa rotolare tutto a valle e la speranza è che, ancora una volta, questo terreno ricoperto di vegetazione, radici e foglie secche restituisca qualche prezioso reperto.
E le attese non vengono tradite perché, nel cuore delle foreste della Linea Gotica, il metal detector Nokta di Chiara individua una serie di interessanti cimeli di origine bellica, come:
- la spoletta di una granata (un reperto molto comune in queste aree per gli appassionati di militaria)
- diversi bossoli americani in ottimo stato
- un caricatore integrato Garand M1 Us Army da otto proiettili
- un pezzo di probabile arnese per l’apertura delle scatolette alimentari
- le immancabili (maledettissime) schegge.
Ma volete sapere qual è stato il ritrovamento più emozionante? Guardate il video e lo scoprirete...
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