L’ABC del metal detecting: nella prima puntata il Video Dizionario dei termini

Siete dei principianti e avete scoperto da poco il metal detector?

Ecco la rubrica che fa per voi!   

Si intitola L’ABC del metal detecting e sarà curata, attraverso alcuni video sul nostro canale YouTube, dal nostro super esperto Leonardo Ciocca.  

Pensata e realizzata per i neofiti della materia, la rubrica spiegherà, con linguaggio semplice e diretto, i concetti fondamentali di questa disciplina, partendo proprio dal suo “gergo”, ovvero dai termini più utilizzati dai ricercatori piu’ esperti.  

Del resto sigle come “VLF, VDI, BBS, DD…” o espressioni come “Accendi e Vai”, “All Metal”, “Target”, “No Motion” o “Recovery Speed” possono risultare incomprensibili per chi non ha familiarità con questo mondo.  

In questa 1a puntata, abbiamo quindi deciso di realizzare una sorta di Video Dizionario per spiegare i termini di uso comune e tradurli anche in inglese, la lingua più gettonata per chi pratica questa disciplina. 

Modalità "Turn and Go" 

Iniziamo dalla lettera “A” con l’espressione… "Accendi e vai" (in inglese viene usata l’espressione "Turn On and Go”). Si tratta di un tipo di metal detector dalle funzionalità basiche la cui “messa a punto” richiede pochissimi passaggi. Sono i dispositivi “entry-level” adatti per i principianti, ovvero per chi si accosta al metal detecting senza alcuna esperienza e dunque non potrebbe mai districarsi tra le funzioni sofisticate di macchine troppo complesse.  

Per questo, alcuni costruttori hanno deciso di produrre metal detector con pochissime impostazioni per consentire ai ricercatori inesperti di ottenere risultati da subito e senza sforzo. Una volta, erano macchine con prestazioni limitate, oggi il gap con i modelli top si sta via via assottigliando.  

Modalità di Ricerca All Metal

E passiamo alla seconda espressione: All Metal (in italiano “Tutti i metalli”). Si tratta di una modalità di ricerca, selezionabile nei dispositivi che la prevedono, che consente di rilevare ogni tipo di metallo, senza alcuna esclusione. La macchina è quindi in grado di segnalare oggetti metallici di ogni tipologia:

  • ferro
  • nickel
  • acciaio
  • alluminio
  • piombo
  • ottone
  • bronzo
  • rame
  • argento
  • tutti gli altri metalli e leghe.

Dopo l’introduzione della funzione di “Discriminazione”, che senso ha oggi usare una modalità “All Metal”? La ragione è molto semplice: non avendo troppi filtri, questa impostazione vi permetterà di raggiungere le profondità piu’ elevate (unico “effetto collaterale”, aspettatevi montagne di immondizia durante i vostri scavi).

Modalità All Terrain

E ora un termine che è stato introdotto solo alcuni anni fa… “All Terrain” (letteralmente significa “Tutti i terreni”, ma questa traduzione troppo scolastica può risultare fuorviante). 

Con questa espressione si indicano, infatti, tutti i modelli di metal detector utilizzabili sia su terra che al mare, anche in completa immersione, sebbene a profondità limitate (normalmente entro i primi 3-5 metri). Si tratta solitamente di macchine robuste, capaci di lavorare nelle condizioni piu’ estreme. Il numero di modelli “All Terrain” sul mercato sta crescendo in maniera esponenziale.  

Effetto Alone

Ed ora un termine che è ancora molto discusso: Alone (di solito si usa nell’espressione “Effetto ALONE” o, in inglese "Halo Effect”). 

Secondo alcuni, rappresenta l’effetto di amplificazione del segnale dovuto alla creazione di un “alone” di ossidazione che circonda un oggetto sepolto. Nel tempo, infatti, molti oggetti rilasciano nel terreno circostante una certa quantità di particelle di ossido di metallo che crea una sorta di “aura” tutta intorno. Questo “alone”, in teoria, dovrebbe essere rilevabile dal metal detector, rendendo più agevole il ritrovamento dell’oggetto che lo ha prodotto.  

Va detto però che, a tutt'oggi, gli ingegneri specializzati nella costruzione di metal detector ancora dubitano sulla reale consistenza di questo fenomeno. Secondo molti, infatti, la quantità di ossidazione prodotta è sostanzialmente trascurabile e il miglioramento nella rilevazione è quantomeno dubbio.

Speaker integrato

E ora un termine semplice semplice… Altoparlante (detto anche "Cassa" o con un’espressione mista inglese-italiana “Speaker Integrato”).  

Praticamente tutti i metal detector in commercio segnalano la rilevazione di oggetti metallici con un segnale acustico. Per poter far ascoltare questo suono al cercatore, il detector incorpora solitamente un piccolo “diffusore” in grado di riprodurre questo suono.  

La maggior parte delle volte, oltre all’altoparlante, sarà possibile collegare delle cuffie con il filo (che solitamente escludono l’altoparlante) o, nei modelli più recenti, delle cuffie wi-fi.

Aste per metal detector

E ora un termine che prende il nome di un’azienda, ma che oramai indica una tipologia di prodotti: Anderson.  

La quasi totalità dei metal detector in commercio, nella loro struttura meccanica, includono le cosiddette “aste” (in inglese si usa anche il termine “Stem” o “Rod”), in sostanza dei raccordi tubolari realizzati in vari materiali, dall’alluminio ai polimeri fino alla fibra di carbonio, che permettono all’utente di muovere il metal detector durante le ricerche

La forma di queste aste può essere differente: ci sono aste a “S” che, per tanti anni, sono state le più popolari. E poi ci sono le Aste “Anderson”, ideate appunto dall’omonima azienda canadese che per questa innovazione è diventata popolarissima in tutto il mondo. 

Le Anderson hanno una configurazione rettilinea, senza curve, e il manico è posto in posizione quasi ortogonale (a 90°) rispetto alle aste. Questa particolare configurazione, a detta di molti, permetterebbe una migliore distribuzione dei pesi del metal detector, un minore affaticamento ed una maggiore precisione durante i movimenti, specialmente quando si usano detector immersi in acqua. 

Solitamente il sistema di aste è composto da più segmenti. Per l’esattezza almeno 2, ma la maggior parte delle volte sono 3. 

  • Asta Superiore, sulla quale si trova il manico, il “cervello” di controllo del detector e dove di solito poggiamo l’avambraccio.
  • Asta Mediana, che funge da raccordo.
  • Asta Terminale, l’ultimo tratto del sistema d’aste collegato alla cosiddetta “piastra di ricerca”, in sostanza a quella che possiamo immaginare come l’antenna trasmittente e ricevente del nostro detector. 

Per collegare i vari segmenti d’asta e soprattutto per regolare la lunghezza complessiva in base alla nostra altezza, ci sono vari sistemi

Uno dei più pratici è quello appunto delle Aste Collassabili, i cui segmenti scorrono l’uno dentro l’altro prima di essere bloccati nella posizione piu’ gradita. Il maggior pregio del sistema collassabile è quello che permette di ridurre notevolmente la lunghezza del metal detector quando non lo stiamo usando e vogliamo semplicemente trasportarlo in una sacca o in uno zaino

Batterie & Autonomia

E ora l’ultimo termine di questa puntata… Autonomia, il termine utilizzato per indicare la durata media delle batterie del metal detector quando sono a piena carica. Normalmente si indica in ore di utilizzo e va solitamente da circa 5 ore fino ad oltre 40… a seconda dei modelli di detector e di come si utilizzano.   

L’Autonomia delle batterie è influenzata da tantissimi fattori. Innanzitutto dal tipo di batterie: le Alkaline sono sicuramente tra quelle che hanno una maggiore durata ma, una volta esaurite, non avremo modo di riutilizzarle a meno di usare speciali caricatori.

Poi ci sono le batterie ricaricabili:

  • al Nichel Cadmio
  • al Nichel Metal Idruro
  • agli ioni
  • ai polimeri di Litio. 

Le batterie al Nichel hanno generalmente un’autonomia più breve di quella delle Alkaline, ma possono essere facilmente ricaricate e riutilizzate. 

Quelle al Litio (polimeri o ioni) hanno eccellenti prestazioni in termini di autonomia e di costanza di erogazione della corrente e anche di leggerezza, ma sono le più costose. 

L’autonomia di un detector è poi influenzata da tanti altri fattori, come per esempio l’utilizzo o meno dello speaker integrato o delle cuffie, della retroilluminazione del display ma soprattutto dalla frequenza operativa del detector.

Guarda il video...

Richiedi informazioni prodotto