Due collezionisti di cimeli bellici trovano a Lonato una granata d'artiglieria

A volte la terra restituisce antichi ricordi, riaprendo pagine della nostra storia che sembravano definitivamente archiviate.

E invece, quasi 80 anni dopo, dal sottosuolo di Lonato, in provincia di Brescia, è spuntata una granata d’artiglieria che, i primi rilievi storiografici, farebbero risalire al secondo conflitto mondiale, probabilmente - mese più mese meno - attorno al 1942.

L'ordigno - definito "molto pericoloso" perché ancora in grado di deflagrare - è stato ritrovato, poco prima di Natale, nel poligono di tiro di Esenta da 2  appassionati di storia locale che, muniti di metal detector, stavano setacciando il terreno attorno alla frazione bresciana alla ricerca di reperti bellici da collezionare. Maneggiato da mani inesperte il proiettile anticarro avrebbe potuto provocare danni molto seri.

Per ricerca Militaria

Per questo la granata è stata dapprima messa in sicurezza dagli artificieri del decimo Reggimento del Genio Guastatori di Cremona e poi fatta brillare in un'area vicina all’impianto sportivo Trap Concaverde.

Ma qual era l'origine di questo manufatto d’artiglieria italiana del calibro di 75 millimetri?

Un ipotesi, suffragata da un vecchio documento conservato nell’archivio comunale, è stata formulata da Morando Perini, ex sindaco e presidente dei Fanti di Lonato: "Stavo svolgendo una ricerca sulla presenza dei Lancieri di Novara nel 1942 sul territorio di Lonato - ha spiegato – e mi sono imbattuto casualmente in un documento datato 18 giugno 1942 con cui l’Autorità Militare avvertiva che 3 giorni prima un proiettile anticarro partito dal poligono di Esenta si era smarrito nella zona di scoppio in direzione di Lonato".

Fare massima attenzione

In caso di sospetto ritrovamento di un ordigno bellico, la ricerca va immediatamente sospesa SENZA ESTRARRE l’oggetto dal terreno e vanno avvisate immediatamente le autorità.

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