Trovata una tomba con 200 monili d’oro in Romania

La mega-scoperta effettuata ad Oradea, capoluogo rumeno del distretto di Bihor e della regione storica del Crișana, conferma una verità ormai assodata: il nostro pianeta è ancora ricchissimo di tesori sommersi nel mare o sepolti sotto qualche insospettabile zolla di terra.

Un patrimonio senza mappe ma oggi più facile da individuare grazie a tecnologie sempre più sofisticate che ci consentono di ispezionare i terreni, anche ad elevate profondità, per individuare

  • siti archeologici
  • giacimenti auriferi
  • un vero e proprio tesoro in oro zecchino, come nel caso rumeno.

Come spesso accade, il sensazionale ritrovamento è emerso non in seguito ad una campagna di scavo avviata da un team di archeologi, ma in maniera casuale dopo l’apertura di un normalissimo cantiere stradale. Dopo qualche lavoro di escavazione, le ruspe si sono imbattute in qualcosa di strano, una sorta di stanza sepolta. A quel punto, dopo un sopralluogo tecnico delle autorità, i lavori sono stati provvisoriamente interrotti per ulteriori indagini.

Sono intervenuti alcuni studiosi locali che, dopo qualche scavo ulteriore, si sono imbattuti nei resti di una tomba databile nell’Età del Rame (o Eneolitico). Al suo interno circa 200 gioielli in oro per un valore che viene definito “inestimabile”. I lavori - affidati ad un team di archeologi coordinati dal dottor Călin Ghemiș - hanno fatto riaffiorare anche bracciali e perline. A quel punto, sono partiti gli studi storici e, con essi, le ipotesi su chi fosse la persona sepolta tra tutti quei monili d’oro.

Una delle prime ipotesi presa in considerazione è che la tomba fosse appartenuta con molta probabilità ad una donna molto ricca della comunità. Ma le indagini continueranno perché la speranza è che quel rinvenimento - affiorato in una regione ricca di storia - possa portare ad altri tesori.

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