In ricerca con Giulia sulle spiaggia selvagge della Tasmania

Detectorshop vi porta nuovamente in ricerca nella splendida regione della Tasmania in compagnia della nostra Giulia che, armata del suo X-Terra Pro della Minelab, ci accompagna ad esplorare le dune incontaminate dell’emisfero australe.  

Tra spiagge deserte e scorci paradisiaci, a ridosso della costa dove si incontrano le acque dell’oceano Pacifico e di quello Indiano, Giulia si mette in ricerca con tanto entusiasmo, anche se la pulizia delle spiagge australiane non offre tante speranze (“dove non c’é immondizia", ci ricorda, "é più difficile trovare target interessanti…”).   

Spazzolando tra le orme di animali misteriosi (in primis serpenti e canguri), con il supporto irrinunciabile del prezioso Pro-Find 40, Giulia percorrere chilometri su chilometri imbattendosi in cartoline mozzafiato fatte di morbida sabbia bianca, di scogli lisci e di una vegetazione che sembra disegnata da un pittore.  

Ma mentre l’occhio si riempie di splendidi scorci… le tasche restano vuote. Con sullo sfondo il rumore poderoso delle onde oceaniche, infatti, la ricerca non regala troppe emozioni. Affiorano:

  • piombini
  • centesimi australiani
  • strani oggetti non identificati.

Del resto, sulle spiagge della Tasmania, non esiste la balneazione stanziale dei nostri arenili. Sono pochissimi i bagnanti che si stendono sullo sdraio a prendere il sole. I segni della presenza dell’uomo, dunque, sono molto blandi. Ma questa, per una volta, non ci sembra una brutta notizia… 

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