Il Sacro Graal? Nascosto da una dinastia di eretici nel Lago di Garda

Il Sacro Graal, ovvero la coppa con la quale Gesù celebrò l'Ultima Cena, potrebbe non essere custodito nel tempio sacro di Alessandretta, la turca Iskenderon che si affaccia sul Mediterraneo ottomano, come raccontato da Steven Spielberg nel suo celeberrimo "Indiana Jones".

La coppa dorata dell’ultima cena del Cristo - cercata nei secoli dagli eroi dei poemi cavallereschi - potrebbe trovarsi infatti a Desenzano e, più precisamente, all’angolo tra via Annunciata e vicolo Pietro Signori oppure nei sotterranei di un pub della movida o magari in piazza Duomo, sotto la bottega del corniciaio.

Certo è suggestiva, estrema, anche bizzarra, ma come ipotesi non è fondata totalmente sul nulla.

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La rivelazione viene avanzata, con tanto di documentazione storiografica, dal ricercatore locale Armando Bellelli, già noto per le sue battaglie storico-ambientaliste e per le bizzarre teorie su 'Bernie', il leggendario mostro del lago.

Secondo il Bellelli, custodi secolari del Graal potrebbero essere stati infatti i Catari, una dinastia di eretici che nel Medioevo vennero perseguitati e sterminati (gli ultimi 166 furono messi al rogo nell’Arena di Verona l’11 novembre del 1276). Nel loro continuo girovagar europeo, per sfuggire alla Santa Inquisizione, trovarono rifugio anche sul lago di Garda e, appunto, a Desenzano.

Un’ipotesi dunque che parte da lontano e che, negli ultimi mesi, è stata vagliata da una doppia pubblicazione sui giornali di settore e da un richiamo anche sulla stampa locale.

Secondo le ricostruzioni di Bellelli, al tempo si diceva che i Catari fossero in possesso di una reliquia potentissima in grado di minare il potere della Chiesa, e proprio per questo furono perseguitati.

E ti dirò di più...

Nessun dettaglio venne svelato sul tipo di reliquia e tante sono state le ipotesi avanzate nei secoli: forse si trattava di un Vangelo apocrifo oppure proprio del leggendario calice contenente il sangue di Cristo.

Ora, al di là delle ipotesi più o meno visionarie, una certezza c'è: proprio nei due angoli indicati dal Bellelli, all’Annunciata e in Duomo, erano situate nel XIV secolo le due chiese ispirate al Catarismo: ecco perché la millenaria e affascinante ricerca del Santo Graal potrebbe concludersi nelle viscere della cittadina gardesana.

Storia e leggenda che si intrecciano, alla ricerca di un tesoro di cui tutti parlano, nei secoli dei secoli, ma che nessuno - ad oggi - ha mai trovato.

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