Come settare la discriminazione nel metal detector?

"L'eccesso di discriminazione" non garantisce performance migliori

Quando si acquista un metal detector ci si aspetta sempre che, nelle attività di ricerca, ci segnali esclusivamente oggetti di nostro interesse: monete, gioielli, monili (preferibilmente d'oro) e che, quindi, sia in grado di discriminare in maniera chirurgica tutti i cosiddetti "rifiuti metallici" come ferro, stagnola, latta e tutti quei detriti che, di solito, "contaminano" le nostre aree di ricerca.

Dunque, la tentazione del principiante è quella di alzare al massimo il livello di discriminazione, pensando così di restringere le segnalazioni a quei metalli a più elevata conduttività, come oro, argento, rame e bronzo. In questo modo, infatti, il novizio avrà la convinzione di aver eliminato dalle sue ricerche tutte le immondizie metalliche e di trovare solo oggetti di valore. Si tratta, al contrario, di uno degli errori più comuni perché, anche in questo caso, l'equazione "+ discriminazione" uguale a "+ prestazioni" è del tutto sbagliata e fuorviante.

E ti dirò di più...

La maggior parte dei metal detector per uso hobbistico oggi in commercio utilizza un sistema di analisi dei target basato sul cosiddetto "ritardo di fase" introdotto nel segnale trasmesso dalla bobina a seconda della conduttività elettrica e della permeabilità magnetica dell'oggetto metallico che finisce sotto la nostra piastra. Il "ritardo di fase" sarà poi tradotto solitamente in un numero chiamato VDI, ID, in una "tacca" o semplicemente attraverso un segnale acustico differente.

Questo numero VDI è però condizionato anche dalle condizioni del terreno, dalla sua profondità e dalla conformazione e dalla posizione in cui si trova l'oggetto.

Per fare un esempio: una moneta posta "di piatto" a pochi centimetri di profondità sarà rilevata con un VDI molto diverso rispetto a quello di una moneta identica ma collocata in una posizione "di taglio" e in un terreno fortemente mineralizzato. La mineralizzazione ferrosa del terreno, infatti, tenderà a far slittare il VDI verso un'identificazione ferrosa, in special modo a profondità accentuata. Ecco quindi che utilizzare una "discriminazione" troppo elevata può farci perdere molti target preziosi.

Un altro caso di "eccesso di discriminazione" è quello legato alla ricerca di piccoli oggetti in oro (la classica fedina). Questi target, infatti, hanno un conduttività molto simile a quella della carta stagnola. Dunque, se si eleva la discriminazione per togliere la stagnola, si rischiano di perdere anche tanti preziosi oggetti in oro.

Concludendo...

Dunque, concludendo, tenere un livello di discriminazione più modesto e magari scavare qualche buca in più può essere il compromesso ideale per ottimizzare le prestazioni delle nostre ricerche ed evitare di perdere tanti oggetti di valore.

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