Forte Corbin – Una storia militare che arriva ai giorni nostri

Incastonato come un gioiello sull’Altopiano di Asiago, a pochi chilometri da Treschè Conca (VI), Forte Corbin fu costruito per contribuire alla difesa della linea italiana pochi anni prima dello scoppio della Prima Guerra Mondiale.

La sua costruzione iniziò infatti nel 1906, per difendere la Valle dell’Astico dagli eventuali attacchi dell’esercito invasore Austro-Ungarico.

Basato su progetti ingegneristici che avrebbero dovuto resistere ad attacchi, soprattutto di artiglieria, con armamenti dei primi del secolo, ahimè già all’inizio del conflitto si rivelò non più al passo con le innovazioni di potenza bellica dei munizionamenti utilizzati durante la Guerra.

La storia di Forte Corbin

Fu infatti, pochi mesi dopo l’inizio dei combattimenti, privato dei suoi cannoni e il suo ruolo difensivo divenne quasi nullo.

Il Forte Corbin fu occupato dall’esercito Austro-Ungarico nel 1916. L’esercito invasore vi si acquartierò per circa 30 giorni, durante una violenta battaglia sul Monte Cengio che lo vide contrapposto ai militari italiani dei Granatieri di Sardegna.

Al termine di questi scontri, Forte Corbin tornò in mano italiana ma, sia per i danneggiamenti subiti sia per il mutato assetto delle attività belliche, venne perlopiù utilizzato, fino al termine della Prima Guerra Mondiale, con finalità di osservazione verso le zone ancora occupate dall’esercito avversario.

Successivamente il Forte continuò ad essere impiegato come caserma addestrativa, fino al suo completo abbandono tra il 1919 e il 1920.

Messo in vendita dall’Esercito, fu acquistato nel 1942 dal Sig. Emilio Panozzo, abitante di Treschè Conca e divenne proprietà privata.

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Nel corso degli anni, grazie ai discendenti del Sig. Panozzo, il Forte Corbin è stato parzialmente restaurato ed è oggi interessante meta di visite turistiche anche grazie al suo museo di reperti bellici ritrovati durante le fasi di restaurazione.

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