Il tesoro del palazzo dei Diamanti di Ferrara

Spigolando tra storia e leggenda, uno dei tesori più ricercati in Italia è senza dubbio il misterioso diamante di Ferrara.

Collocato nel Palazzo dei Diamanti, un edificio in stile rinascimentale lastricato da enigmatiche piramidi in marmo bianco e rosa (dette "bugne") che ne ornano le pareti esterne, la struttura - che oggi ospita la celebre mostra di Banksy - deve il suo nome proprio alla presunta presenza all'interno delle sue mura di un vero e proprio diamante.

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E' una leggenda che quasi tutti i ferraresi conoscono a grandi linee perché raccontate dai nonni o sentite dalle insegnanti durante l’immancabile gita scolastica al palazzo. Ma, secondo illustri studiosi della famiglia estense, la storia del diamante potrebbe avere anche un fondamento di verità.

Il palazzo, oggi sede di musei, ospita al piano nobile la Pinacoteca Nazionalee al piano terra lo Spazio espositivo in cui si tengono le rinomate mostre organizzate da Ferrara Arte.

Costruito nel Quadrivio degli Angeli e progettato nel 1492 dall'architetto Biagio Rossetti per conto di Sigismondo d'Este, fratello del duca Ercole I d'Este, pare che quest'ultimo abbia voluto inserire all'interno di una delle piramidi il diamante della sua corona.

Impossibile trovarlo, oggi, visto che nessuno è mai riuscito a contarle ma pare, comunque, che il loro numero si aggiri tra le 8.500 e le 12.000. Al tempo della costruzione, però, oltre a Ercole I d'Este, la posizione del prezioso monile era conosciuta anche dal capomastro.

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Il duca, incerto della sua fedeltà, lo convocò in gran segreto e gli fece tagliare la lingua, oltre ad accecarlo. Pare anche che Ercole d’Este in seguito ricompensò la famiglia del capomastro del torto subito con una discreta somma in oro, ma solo così il segreto sarebbe potuto rimanere custodito.

Un metodo brutale, ma che evidentemente ha dato i suoi frutti visto che, nonostante i tanti indizi, nessuno ad oggi ha mai trovato il prezioso diamante.

Sulla vicenda del diamante di Ferrara, infine, vi è anche una ricca anedottistica che riguarda il mondo spirituale e delle discipline esoteriche.
Sembra infatti che il diamante vero non fu posizionato a caso, ma in un punto ben preciso perché potesse concentrare determinate energie telluriche direttamente all'interno dell'edificio, dove pare si tenessero intense sedute riguardo l’astrologia e l’alchimia con studiosi particolarmente rinomati di quell'epoca.

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