Esame di guida con micro-cam e auricolari: scoperti dai metal detector

Per superare l'esame teorico di guida avevano studiato un raffinato stratagemma tecnologico: installare una micro-telecamera nascosta nel bottone di una polo. 

Un dispositivo di pochi euro ma di grande affidabilità che, collegato ad un auricolare, avrebbe garantito risposte sicure e il superamento certo dell'esame.

L'intera attrezzatura - microauricolari, smartphones e modem wireless - sarebbe servita a 12 neo-diciottenni di Brescia per avere la patente senza il sacrificio dello studio.

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Peccato che il "trucco" sia stato scoperto dalle guardie giurate della Motorizzazione che, proprio per sventare questo genere di truffe, sono state dotate negli ultimi mesi di metal detector. Un sistema efficace per controllare i candidati che accedono all'aula dell'esame e scongiurare così questi trucchi.

In questa circostanza, quando il dispositivo ha lanciato il segnale acustico, è stata subito allertata la Polizia Stradale di Brescia, che sabato scorso si è portata sul luogo del misfatto e ha denunciato i dodici 'furbetti'.

Si tratta dell'ennesimo caso riportato dalle cronache di mezza Italia, dove si moltiplicano le segnalazioni di analoghi tentativi di truffa durante gli esami della patente. E questo, malgrado, all'esterno dell'aula d'esame, sia sempre affisso un cartello che informa - in varie lingue - della presenza del controllo.

Quello dell'utilizzo di apparecchiature illecite per superare l'esame di guida è infatti un espediente molto diffuso, specie tra gli extracomunitari che, contando sulla tecnologia, sono convinti di farla franca e di portarsi a casa, senza il minimo sforzo, l'agognata patente.

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