Da un altopiano norvegese spunta il tesoro dei vichinghi

Il primo cimelio ad affiorare dal terreno è stato un piccolo anello in argento. Ma Pawel Bednarski, cittadino norvegese appassionato di ricerca con il metal detector, non avrebbe mai immaginato che, oltre a quel simpatico gioiello, sotto l’erba dell’altopiano di Kongshaug, nel comune di Stjrdal, si nascondesse un tesoro dei vichinghi.

E invece, come spesso capita, quasi per caso, una passeggiata come tante ha portato ad una affascinante scoperta archeologica.

Scavando con un pala affilata e facendosi largo sulla superficie argillosa del terreno, l’uomo ha portato alla luce un vero e proprio tesoro composto da 46 piccoli oggetti d’argento, inclusi pezzi di monete e frammenti di gioielli

che si trovavano a pochi centimetri dalla superficie.

Dopo aver ripulito accuratamente gli oggetti, resosi conto della portata del ritrovamento, Pawel ha subito consegnato i manufatti agli archeologi del comune della contea che, dopo un’attenta analisi dei materiali, hanno confermato l’origine vichinga del “tesoro”.

In particolare, oltre a due anelli semplici e completi, sono affiorati dal terreno:

monete arabe
una collana intrecciata
diversi braccialetti

e catene, tutti tagliati in piccoli pezzi, chiamati anche ‘hacksilver’, utilizzati come valuta e, con ogni probabilità, realizzati in Danimarca.

Gli oggetti, hanno confermato gli esperti norvegesi, risalgono all’epoca del baratto in cui i monili d’argento venivano pesati e usati come mezzo di pagamento, dunque attorno al 900 d.C. circa.

Cinque anni fa, nell’aprile del 2018, un tesoro di epoca vichinga era stato scoperto per caso su un'isola del Baltico. A trovare

collane
anelli
spille

e monete d'argento era stato un 13enne. Il tesoro, si disse, doveva appartenere al re danese Aroldo I.

Nel gennaio di quest’anno, invece, sempre in Norvegia nei pressi della capitale Oslo, è stato rinvenuto un tesoro d’inestimabile valore: una tomba vichinga di un guerriero ricca di manufatti e riportata alla luce da un gruppo di archeologi.