Consigli utili per la ricerca al mare con metal detector – Parte 4

Guardando il disegno della spiaggia in sezione vediamo che al punto 2 troviamo il "solco di risacca", qui aumenta la probabilità di trovare anelli d’oro, e bigiotteria perché i bagnanti con le dita rattrappite dalla temperatura più bassa dell’acqua perdono più facilmente anellini.

Anche le collanine sono spesso facili perdere per i movimenti che si fanno: tuffi, rincorse, giochi in acqua.

Nelle spiagge dove le acque sono basse, la conformazione del fondo si presenta come nel disegno con 2 dune, una vicina a riva circa 1 o 2 metri ed un’altra più distante. Spesso la prima affiora durante la bassa marea, anche da noi in Italia dove le maree non sono molto pronunciate.

La marea con il maggiore divario tra bassa e alta può essere quantificata in circa 90 cm e solo in periodi ben precisi dell’anno. A tale scopo ci sono programmi che calcolano le maree a seconda della latitudine e longitudine. Ricordiamoci sempre il detto: “In bassa marea si cerca meglio!”.

Tornando alle 2 dune: indico ai punti 3 – 4 le zone con maggiori probabilità di ritrovamento e cioè lì dove il crinale della duna termina in basso. Da non trascurare le buche e i canali che si formano ai lati di scogli emersi dove la velocità dell’acqua aumenta.

Continua...

Le ricerche con metal detector indicate ai punti 23 e 4 sono molto produttive per quanto riguarda i monili d’oro anche nel periodo estivo. In queste zone può essere utile usare un metal detector Pulse Induction che ha una penetrazione maggiore rispetto ai VLF e che soffrono di meno la salinità dell’ambiente. Anche se, ad oggi, si può dire che questa differenza sia quasi completamente colmata dai Metal detector multifrequenza.

Buone ricerche!

Richiedi informazioni prodotto