A volte, nelle ricerche con metal detector, vengono quasi relegate tra i rifiuti perché - si pensa erroneamente - che le care monetine di vecchie lire abbiano un valore talmente modesto dall’essere equiparate alle linguette in alluminio delle lattine.
E’ un errore madornale perché se le monetine in questione fossero, ad esempio, le 10 lire del 1946 vi ritrovereste tra le mani un piccolo tesoro. Il suo valore numismatico, infatti, si aggira attorno ai 6.000 euro, ma alcuni esemplari - quelli perfettamente conservati - hanno raggiunto quotazioni ancora più elevate.
Anche se ormai non si possono più cambiare nemmeno in banca, infatti, le monetine degli anni ’50 possono essere pezzi rari che potrebbero farvi guadagnare parecchio denaro.
Insomma, nonostante siano passati 19 anni da quel 28 febbraio 2002, quando la Lira è stata ufficialmente sostituita dall’Euro, l’attaccamento alla vecchia moneta sembra essere rimasto vivo. E molti cultori nostalgici sono disposti a spendere cifre astronomiche pur di accaparrarsele.
In generale, se siete un cercatore con metal detector che spesso s’imbatte in monetine, allora dovreste tenere sempre a portata di mano questa lista. Si tratta delle monete di vecchie lire che, sul mercato dei collezionisti, raggiungono le quotazioni più elevate:
- 10 lire del 1946
- 5 lire del 1946
- 1 lira del 1947
- 10 lire del 1947
- 2 lire del 1949
- 100 lire del 1955
- 5 lire del 1956
- 20 lire del 1956
- 2 lire del 1958
- 50 lire del 1958
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Il loro valore, tuttavia - oltreché dalla data di emissione e dalla tiratura - dipende anche da altri fattori, in primis dallo stato di conservazione. Dunque, per le 5 lire, ad esempio, è importante che il rilievo del delfino sia perfettamente delineato oppure, per le 10 lire, che la spiga di grano sia rifinita in tutte le sue parti. Insomma, più lo stato è vicino al fior di conio, più il suo valore numismatico lievita.
In ogni caso, se il vostro metal detector trova una di queste monete, allora per voi è un giorno fortunato.
Oltre alle 10 lire del 1946, anche le 5 lire coniate in quello stesso anno possono raggiungere un valore che oscilla attorno ai 1200 euro. La versione da 5 lire considerata più preziosa è quella realizzata in Italma, una lega metallica utilizzata dal 1946 in avanti dalla Zecca di Stato composta da alluminio, manganese e magnesio.
Molto ricercata anche la lira del 1947: caratterizzata dalla raffigurazione di un’arancia appesa al suo ramo e dalla figura femminile con i capelli raccolti che ospitano due spighe di grano, il suo valore secondo gli esperti arriva a 1.500 euro.
Sfiorano invece le 4000 euro di quotazioni le 10 lire del 1947 che raffigurano, da un lato, un cavallo alato intento in un lungo salto e, dall’altro, un ramo d’olivo. Molto ricercate anche le 100 lire del 1955 che, pur essendo abbastanza diffuse (ne sono stati creati 8,6 milioni di esemplari) se in buone condizioni, possono essere venduta per circa 1.200 euro.
Un po’ più rare le 20 lire del 1956, quelle che riportano da un lato un ramo di quercia e dall’altro un profilo di donna coronata di spighe di grano dall’altro. Benché molto diffuse, l’edizione che riporta incisa la parola “prova” raggiunge stime anche superiori alle 300 euro.
Infine, le 50 lire del 1958 la cui quotazione oscilla tra le 20 euro e le 2000 euro (soprattutto se conservate in perfette condizioni).
A volte, tuttavia, anche le monete meno datate possono raggiungere un valore significativo, come ad esempio le 200 lire del 1977 che, in buono stato di conservazione, raggiungono una valutazione fino ad 800 euro.
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