Basse maree eccezionali: nuove opportunità per chi pratica il metal detecting

La bassa marea, soprattutto quando assume connotazioni eccezionali, rappresenta un’opportunità irresistibile per gli appassionati di metal detecting che, con queste condizioni inedite, hanno la possibilità di effettuare ricerche nei fondali spesso inesplorati. Ecco perché, ogni qual volta il mare si ritira, i praticanti di questa disciplina si riversano sugli arenili a caccia di piccoli “tesori” sommersi. 

Lo scorso mese di febbraio il fenomeno è stato registrato, in particolare, sulla riviera romagnola, ma anche nella laguna veneziana, dove le acque si sono ritirate per diverse decine di metri

A contribuire al fenomeno non è la siccità, come alcuni hanno ipotizzato. Si tratta, in realtà, di un fenomeno del tutto ordinario, le cui cause sono da ricercare, in primis, nell’influsso della Luna

Questo satellite naturale della terra rappresenta, infatti, uno dei principali motori delle maree. Quando la luna è bassa sull'orizzonte non imprime grande attrazione sul Mediterraneo. 

Inoltre, gli anticicloni favoriscono un ulteriore abbassamento del livello del mare. Lo scorso mese di febbraio, non a caso, era presente un anticiclone stazionario sull’Europa centro-meridionale che, grazie alla sua circolazione e all’alta pressione esercitata sul mare Adriatico, bacino semichiuso con una unica apertura nel sud Italia verso il mare Mediterraneo, impediva il normale sviluppo della marea favorendo un suo svuotamento e impedendo parzialmente l’apporto di nuova acqua. 

Infine, in quello stesso periodo, la mancanza di vento ha limitato in maniera significativa lo spostamento di masse d'acqua superficiali verso le coste. Dunque, questa combinazione concomitante di fattori naturali ha determinato le maree eccezionali di inizio anno.

Per la gioia degli appassionati di metal detecting

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